Cosa è successo con il voto europeo, regionale e comunale?

A caldo direi NULLA nel senso di cambiamenti epocali. Perché?

Ragionando per punti:

– come facilmente prevedibile vince l’astensionismo che non determina proprio niente se non un distacco evidente, una repulsione di ruolo rispetto alle istituzioni esistenti.

– in Piemonte Cirio proroga di altri 5 anni i suoi possibili ulteriori disastri piemontesi.

– perdono quote le composizioni di partiti interne al sistema europeo che più hanno nell’ambito della sinistra “sinistra” favorito con assenso o astensioni nei momenti decisivi ( PD- Verdi, ecc) la partecipazione alle guerre (con varie formule: dal taglio delle forniture fossili russe, al Mes, all’invio di armi in Ucraina e militari nel mondo,ecc.)

– l’unico partito che si era chiaramente espresso contro, il M5S per l’Italia, ha però basato tutta la strategia non già a tornare a radicarsi e fare politica sui territori, con i movimenti di base che pur ci sono anche se divisi e senza strumenti. Hanno cercato alleanze dentro un sistema di partiti dove ha corteggiato e amoreggiato ovunque il PD che rappresenta il liberismo 2.0 ed è stato punito seriamente e ancora peggio non ha cambiato nulla organizzativamente al proprio interno.

La logica dopo 14 anni di esistenza senza un congresso, ha stracciato ogni ombra di democrazia interna e mantiene lo status quo, la scelta di non usare soldi per fare politica una roba da Tafazzi, proprio quando la comunicazione è decisiva, decidono in pochi e pazienza, questa debacle li convincerà ancora più ad avvicinarsi al PD come stampella di appoggio istituzionale.

– persino i Verdi tedeschi ormai convinti che la pace si fa con le armi, hanno calato le braghe e pagano dazio alle elezioni Eu.

– Calenda e Renzi che fortemente speravano di entrare nella mangiatoia europea, non hanno neppure superato la soglia di sbarramento e…a casa, posti in piedi per ladri non ce n’è più.

– chi ha votato ha ormai il solo scopo puntare il dito sull’astensionismo, per auto-assolversi, basta leggere sui social la crisi intellettuale imbarazzante di “NON DUBBI” e la colpa è tutta della DX meloniana e non solo, se questa sx non è stata capita….

– davvero pensiamo che la vittoria organizzata delle europee delle dx, anche con quelle estreme, tipo ADF tedesco, Le PEN, Vox , ecc ecc sia il motivo per cui le altre coalizioni o partiti così detti di opposizione abbiano perso ogni speranza e possibilità? NO!

– il centro del tema mi pare sia la democrazia in EU come nelle singole nazioni. Questa rappresentazione in cui voti uno che non conosci e per cinque anni non puoi controllare, ne lui viene a chiedere consigli non regge. Il sistema di voto con la riforma di m…. voluta da Renzi come capo del PD per l’Italia e le regole firmate da tutti sulla finta elezione di un parlamento europeo come la miglior cosa ( vedi https://parolelibere.blog/2024/06/09/europa-o-limpostura/ ) sono il limite oggettivo.

Del resto lo vedremo nel tempo, ma cosa è cambiato con questi risultati concretamente anche nella composizione concreta della Europa? Niente, con la Von Der Layen al comando ancora una volta e i partiti della guerra e filo Nato saldamente ancorati (anche con danni elettorali importanti) con quello che ne consegue sul piano del mercato globale e delle relazioni.

La dx e il csx non hanno neppure per sbaglio un idea diversa di democrazia ed hanno nel tempo, smantellato ogni rappresentanza popolare dei territori. Se di diversità si parla è solo per calcoli egoistici di possibili supremazie dei singoli partiti istituzionali proponendo riforme mirate a questo.

– Gli unici interessati alle vicende politiche, cioè i cittadini sono stati in vari modi tenuti a distanza proprio da queste campagne elettorali ed i pochi che hanno detto cose utili davvero forti ed in contrasto con il partito che li presentava messi in condizione di NON nuocere (vedi ex direttore di Avvenire nel PD che vorrebbe sciogliere la NATO).

Insomma ha vinto la narrazione di chi si sente atlantico, filo NATO convinto. Ci pensate ai fiumi di denaro in questa tornata elettorale che sarà arrivata sottobanco da questi guerrafondai per convincere chi aveva dubbi?

– Oggi le borse sono in calo, il barile di petrolio è ai minimi (ma non calano i prodotti petroliferi ed il gas), il differenziale fra BTP e Bund tedeschi a 138, l’euro vale circa un dollaro (all’inizio era 1,360 a 1, poche variazioni recuperabili.

– Fratoianni di sinistra Si-Verdi intervistato, definisce un successo le elezioni poiché la loro lista con ha aumentato di 500.000 voti e forse nel 2.100 ce la farà….quale sia il progetto di cambiamento anche per loro stampella del PD che dice cose molto diverse è tema di sciamani.

Chiusi su se stessi e appagati, nessuna novità purtroppo.

– sembra che solo Macron paghi il suo egocentrismo guerrafondaio e nucleare oltre che ancora coloniale, ma la mossa di andare ad elezioni nuovamente può solo favorire il progetto della destra europea, nessuna speranza di altro con una sinistra francese frastagliata peggio di quella italiana

– alcune formazioni inventate agli ultimi mesi che pur dicevano cose interessanti socialmente, non hanno avuto neanche la possibilità di superare quorum e vedremo se capiscono cosa serve.

– Persino i sindacati confederali CGIL, CISL, UIL hanno fatto un accordo con la Confindustria affinché nelle RSU (rappresentanze sindacali unitarie), ben diverse dai vecchi consigli di fabbrica affinché venissero accettati solo loro eletti, non quelli dei sindacati di base ed è una porcata che con la democrazia sui luoghi di lavoro non ha uguali, tanto per capire cosa naviga sottotraccia…

In sintesi una opposizione sociale c’è, anche se devastata, frazionata, senza strumenti, ne obiettivi comuni, legata a temi solo sindacali o para-sindacali. Migliaia di associazioni, gruppi di scopo, comitati, reti sociali, sindacati di base sono presenti, ma poco influenti salvo determinate situazioni soprattutto su temi importanti : guerre, produzione e regalo di armi, energia fossile e sistemi di privatizzazione anche con le rinnovabili, regole di disciplina del lavoro, sanità pubblica e privatizzazione, grandi opere inutili, ambiente devastato, ecc.

Non credo che la storia si risolverà con una nuova “rivoluzione d’ottobre” dato il clima e la non secondaria potenza militare americana e se serve una centralizzazione delle iniziative per arrivare a una vera rappresentanza sociale nelle istituzioni serve prima unificare questa rete neuronale facendo tutti un passo indietro rispetto alle chiusure incredibili. Date da bandiere rappresentate in decine di sigle inutili, lo dice la storia attuale e qui sì che la dx ha un ruolo anche con la comunicazione mediatica a far rimanere ideologico lo scontro, perche le motivazioni concrete unificano le ideologie no.

Se ci saranno leader dovranno uscire dalle lotte di un ambiente difficile e duro, con una repressione forte e dimostrare valore lì concretamente, non auto-nominarsi capi bastone anche con idee buone, ma senza seguito.

L’alleato di fondo rimangono i cittadini era così anche prima delle elezioni, ma non sono stati al centro delle iniziative, la campagna elettorale è stata giocata tutta sui media.

I motivi di unificazione e battaglia non mancano, trovare FORME e STRUMENTI con cui attuarle è la sfida di questo periodo che mi pare dovrebbe essere al centro, assieme a buone dosi di autocritica, poiché sarà stata anche colpa degli altri…ma ognuno di noi non è esente da errori colossali.

Gatti Gianni

10/06/2024

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