Di Gianni Gatti
Ma dove pensi di andare uomo pazzo
con le mani sporche di terra,
terra usata per guarire ferite,
per lenire speranze disattese?
Crocchio di idee dentro gole arse dalle grida,
colore depositato come marchio di contrappasso.
Non sarà sufficiente gentile generosità ritrovata
di amicizie nuove ma stagionate, che odorano di bisogno,
in un vissuto scarno dentro tracce di strade sbagliate,
dentro nebbia di senso, vissuta fra mare e monti.
Terra come rifugio tra anima sociale e insofferenza
alla cultura dell’indifferenza della vita,
dove una fragola che arrossisce
è un segnale importante,
dove bacche di ribes ancora
bianche attirano uccelli e pensieri profondi
e pervadono la mente ormai incontinente ai sentimenti
Savona, sabato 24 aprile 2021
Gianni Gatti
Grazie, ma per me vecchio combattente un po in affanno politicamente, dove avendo perso ogni riferimento sociale ed ideologico è proprio un ruolo che gioca come un passaggio esistenziale personale e anche un cambiamento relativo di relazioni, sentimenti e attenzioni
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Versi che mi hanno toccata conosco bene la terra che piano piano ti entra nel sangue
🙋♀️
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