Lascia il Pd e va a FDI

Dalla rete nazionale No RigassNognl

Poi leggo oggi da Franca Zanaglio


Ma che sorpresa ! Il Segre figlio lascia il PD e si unisce a Tajani e alla Ronzulli, la maitresse di Arcore. Cosa ci stesse a fare nel PD non l’avevo capito, come non capisco cosa ci facciano anche altri, col suo passato di militanza in una formazione della gioventù missina.
Sta a tutti gli effetti esternando che ancora una volta il figlio ha preso dal padre, pur con toni meno accesi ( il padre era amico di Almirante e si era candidato per il MSI ).
Belli Paci, in questo caso non si può dire nomen omen, è uno dei firmatari del manifesto “La Sinistra per Israele”, (capite ? La “Sinistra” !), i quali mi auguro al più presto pur non essendo io piddina lascino il partito o abiurino.
E mi auguro che la beatificata, decantata, idolatrata Segre si ritiri in buon ordine, in silenzio, risparmiandoci d’ora in avanti le sue lezioncine sulla democrazia.
Lei non ne ha titolo. Lei ha titolo per parlare della Shoah, non per puntare il dito contro questo o quello, per insegnarci chi sono i buoni e chi i cattivi.
Lei dovrebbe ritirarsi nel suo salotto alto-borghese e riflettere sulle sue macroscopiche incoerenze, sulla sua vagamente boriosa propensione a sentenziare.
Lei che ci ricorda un giorno sì e l’altro pure che mentre veniva caricata sul treno intorno c’era il silenzio, se ne sta in silenzio mentre centinaia di migliaia di persone in meno di 700 giorni sono state fatte a pezzi, polverizzate, bruciate vive, private di cure, acqua, cibo, condannate a morire di stenti se non di bombe e proiettili.
Le riconosco il contributo da senatrice alla promulgazione della legge sull’aggravante dell’odio razziale per reati violenti, anche se sono portata a credere che la sua motivazione fosse soltanto riferita all’antisemitismo. La sua è una fissazione.
La giustifico in parte perchè lei stessa vittima di discriminazione e persecuzione in quanto la definizione “razza ebraica” è lo sciagurato conio del maestro di Predappio, che volle essere più realista del re (per il re intendo Adolfo e non Vittorio Emanuele) con le sue Leggi razziali ben più severe di quelle tedesche.
Ma la sua terribile esperienza le ha lasciato, a differenza di un Primo Levi o di un Elie Wiesel, una sorta di suprematismo nel dolore, nell’ingiustizia subita, nella persecuzione.
Lei diversamente da loro non ha riportato un sentimento di universalità della sofferenza nella tragedia vissuta da milioni di persone nel Novecento, non ha costruito dentro di sè il riconoscimento ad altri dello stesso diritto di gridare all’ingiustizia subita, alla persecuzione.
Lei non ammette che la parola genocidio venga usata se non per gli eletti come lei, il popolo che si considera eletto perfino nella prova estrema dello sterminio.
Lei combatte contro il negazionismo peccando lei stessa di negazionismo.
Lei nega il genocidio dei Palestinesi, lei nega la persecuzione e la segregazione dei Palestinesi da parte di Israele fino dal 1948.
Lei nega la base di prevaricazione e ingiustizia su cui si è fondato Israele. Lei cacciata da casa sua e divenuta prima profuga poi internata, privata della libertà, del cibo, della scuola, della dignità, della famiglia , nega ai Palestinesi il diritto di gridare al mondo la propria condizione e di ottenere ciò che ogni essere umano ha il diritto di veder riconosciuto.
La signora Segre dev’esser trattata con rispetto, data la sua età e il suo vissuto, ma non per questo nel pacchetto dev’esser compresa la stima, non per questo va considerata un totem.
Sergio Mattarella la nominò senatrice a vita grazie alla particolare benevolenza nei confronti del sionismo ed è evidente che tra tutti i sopravvissuti, a dire il vero ormai pochi, attivi nell’opera di divulgazione della testimonianza sulla Shoah, la Segre certamente venne sponsorizzata in quanto di comprovata fede sionista.
La nomina al Senato a vita avviene sempre per grandi meriti riconosciuti verso lo Stato, in quanto lo si sia servito nelle istituzioni, o in quanto con la propria attività nel campo dell’Economia, della Scienza, dell’Arte ecc. si sia dato LUSTRO al nostro paese.
La nomina della Segre mi lasciò interdetta perchè non ravvisavo nessuna delle motivazioni sin qui usate per tutte le nomine dei senatori a vita.
In seguito ho compreso, come ho compreso chi sia Sergio Mattarella.
Segue copertina di un giornale con il titolo

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