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A volte sembra che lo stress sia diventato un simbolo di produttività. Le persone che corrono da un posto all’altro e non hanno mai un solo spazio libero nella loro agenda sembrano importanti e di successo. Tuttavia, normalizzare lo stress è pericoloso perché, quando prende piede, non solo influisce sulla nostra salute fisica, ma può anche alterare alcuni tratti della nostra personalità.
Lo stress, un nemico silenzioso
Cosa succede quando viviamo sotto elevati livelli di stress per lunghi periodi di tempo? Gli psicologi dell’Università della California hanno osservato che lo stress altera la personalità.
Questi ricercatori hanno misurato i livelli di stress di 332 persone e ne hanno analizzato gli stati emotivi e i tratti della personalità. Hanno scoperto che lo stress era significativamente correlato alle variazioni del grado di pessimismo. In altre parole, quando le persone sperimentavano aumenti prolungati di stress nel tempo, tendevano anche a diventare più pessimiste. Questa correlazione suggerisce che lo stress prolungato può plasmare non solo il nostro stato emotivo momentaneo, ma anche tratti disposizionali più stabili.
La personalità non è un blocco rigido e immutabile, come si credeva un tempo, ma reagisce (anche se lentamente e in modo modulato) ai cambiamenti e alle pressioni ambientali. In altre parole, la personalità non influenza solo il modo in cui gestiamo la tensione emotiva; lo stress può anche alterare alcuni tratti della personalità.
Perché lo stress cambia la personalità? Meccanismi psicologici
In primo luogo, lo stress cronico altera i processi neurologici e ormonali , producendo, ad esempio, un’attivazione prolungata dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che influisce sulla regolazione emotiva, sulla reattività all’ambiente e sull’interpretazione di minacce o frustrazioni. Quando il corpo e il cervello si “abituano” a vivere in uno stato di tensione costante, possono propendere per modelli interpretativi più negativi o difensivi. In altre parole, vediamo pericoli e minacce ovunque.
In secondo luogo, l’esposizione frequente a situazioni stressanti può portare a una riconfigurazione delle strategie di coping: col tempo, si può diventare più inclini ad adottare stili evitanti, a sviluppare ruminazioni negative o ad assumere aspettative pessimistiche, che a loro volta rafforzano la percezione che il mondo sia minaccioso o imprevedibile. Questo circolo vizioso alla fine stabilisce una “nuova normalità” interna.
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In terzo luogo, l’effetto cumulativo dello stress può erodere le risorse personali – che si tratti di resilienza, ottimismo, senso di controllo o autoefficacia – lasciando meno spazio a risposte flessibili e adattive. Quando queste riserve si esauriscono, la nostra personalità può “indurirsi”, ovvero seguire percorsi più rigidi.
Segnali che indicano che lo stress sta influenzando la tua personalità
Ecco alcuni segnali che potrebbero suggerire che lo stress cronico sta plasmando la tua personalità:
- Hai pensieri più negativi o pessimisti sul futuro
- Sei meno aperto a nuove esperienze o sfide emotive
- Hai la tendenza ad anticipare il peggio o a cercare segnali di minaccia nella vita di tutti i giorni
- Reagisci intensamente alle delusioni, alle battute d’arresto o alle piccole frustrazioni
- Stai trovando sempre più difficile rilassarti, staccare la spina o divertirti veramente
Se ti identifichi con questo, non significa che sei “rovinato”, ma piuttosto che il tuo sistema mentale è sovraccarico e sta cercando modi per adattarsi all’ambiente.
Come proteggersi dallo stress continuo?
Se ti senti costantemente sotto pressione e credi che lo stress stia influenzando la tua personalità, puoi seguire queste strategie per evitare che la tensione emotiva ti plasmi.
1. Monitora il tuo livello di stress e il tuo “tono emotivo”
Tieni un registro settimanale o un breve diario dei tuoi livelli di stress e dei tuoi pensieri più frequenti (speranza vs. pessimismo). Osservare come fluttuano può darti i primi indizi che qualcosa sta iniziando a cambiare nella tua percezione e nel tuo atteggiamento. Infatti, se individui degli schemi ricorrenti, avrai l’opportunità di intervenire prima che queste tendenze si consolidino.
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2. Coltiva momenti di disconnessione e recupero emotivo
Le pause occasionali non bastano: hai bisogno di tempo sistematico (anche se breve) per elaborare ciò che stai vivendo senza distrazioni: camminare, scrivere, meditare o parlare con qualcuno di cui ti fidi. Queste pratiche “rigeneranti” agiscono come ammortizzatori emotivi contro l’impatto negativo dello stress quotidiano.
3. Rivedi e riformula la tua narrazione interna
Quando rilevi pensieri pessimistici sistematici, come “tutto va a rotoli”, prova a riformularli in modo più realistico e positivo: “ho delle difficoltà, ma ho anche le risorse per affrontarle”. Col tempo, questa ricalibrazione indebolirà il “tono pessimistico” che lo stress potrebbe rafforzare.
4. Esposizione bilanciata e crescita graduale
Se sei stressato, aggiungere ulteriore tensione è probabilmente l’ultima cosa che ti passa per la mente, ma affrontare piccole e graduali sfide può rafforzare il tuo senso di controllo e autoefficacia. Aumentare la tua tolleranza allo stress benigno (eustress) amplierà gradualmente la tua zona di comfort, rendendoti più in grado di affrontare situazioni stressanti future.
5. Rivedi il tuo stile di vita
Dormire bene la notte, fare regolarmente attività fisica, mantenere relazioni sane, mangiare sano e trovare il tempo per connettersi con se stessi sono essenziali per attutire l’impatto dello stress. Conducendo uno stile di vita equilibrato e sano, lo stress avrà più difficoltà a farsi sentire, o almeno si riuscirà a ridurne l’impatto negativo.
Pertanto, lo stress non è semplicemente qualcosa che “ti capita”: può trasformarti, plasmando i tuoi pensieri e le tue emozioni fino a radicarsi e cambiare la tua personalità. La buona notizia è che non sei impotente. Riconosci i segnali, intervieni tempestivamente e ricorda che non devi accontentarti di una versione di te stesso segnata dall’esaurimento.
Fonte:
Shields, G. S.; Toussaint, L. L. & Slavich, G. M. (2016) Stress-related changes in personality: A longitudinal study of perceived stress and trait pessimism. J Res Pers; 64: 61-68.
Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.