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Giovedì 20 novembre 2025
È stato preparato da Stati Uniti e Russia e contiene le condizioni da sempre chieste da Putin
tati Uniti e Russia hanno preparato un nuovo piano per la fine della guerra in Ucraina che asseconda molte delle richieste del presidente russo Vladimir Putin. Il piano non è stato annunciato ufficialmente, ma il contenuto è stato fatto arrivare a diversi giornali internazionali da fonti anonime vicine alle trattative.
Secondo quanto riferito, include una serie di condizioni che da sempre l’Ucraina considera irricevibili ed è completamente spostato dalla parte della Russia. Mette quindi Zelensky in una posizione complicata: non può accettarlo, ma rifiutarlo significherebbe inimicarsi ancora una volta il presidente statunitense Donald Trump, che nelle ultime settimane si è spazientito per non essere ancora riuscito a mettere d’accordo le due parti.
Tra le condizioni previste c’è la cessione alla Russia dell’intero territorio del Donbas, comprese le parti che la Russia non ha ancora conquistato e che quindi non controlla. Il Donbas è composto dalle regioni di Donetsk e Luhansk, nell’est dell’Ucraina: è oggetto di rivendicazioni russe fin da prima dell’inizio dell’invasione su larga scala del 2022, e oggi è uno dei fronti più importanti e contesi. L’Ucraina ne controlla ancora una piccola parte.
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Altri punti dell’accordo riguardano la cessione alla Russia della Crimea e degli altri territori ucraini occupati, la riduzione sostanziale dell’esercito ucraino e la rinuncia alla possibilità di detenere armi a lungo raggio (quelle cioè con cui potrebbe colpire la Russia nel suo territorio). Vieta inoltre la presenza di truppe internazionali sul territorio ucraino dopo l’eventuale raggiungimento di un cessate il fuoco: esclude quindi la possibilità di inviare una forza di stabilizzazione internazionale per garantire il rispetto degli accordi, una possibilità di cui si sta discutendo.
In cambio l’Ucraina dovrebbe ottenere alcune “garanzie di sicurezza” ossia una serie di condizioni e impegni che il paese chiede ai propri alleati per evitare di essere nuovamente attaccata dalla Russia e per assicurarsi, nel caso, la capacità di rispondere in maniera efficace. Le garanzie sono sempre state tra le richieste principali del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma non è chiaro quali sarebbero in base a questo piano.
Un’altra cosa che non si sa è se il piano russo-statunitense abbia assecondato anche un’altra delle richieste di Putin, e cioè che l’accordo per la fine della guerra venga raggiunto prima di un cessate il fuoco, e non dopo, come succede di solito, in modo che intanto la Russia possa continuare la guerra.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo l’incontro alla Casa Bianca con Trump, 17 ottobre (AP Photo/Manuel Balce Ceneta)
Il piano è stato negoziato in segreto dall’inviato speciale statunitense Steve Witkoff e dal suo omologo russo Kirill Dmitriev, senza coinvolgere l’Ucraina né i paesi europei. Giovedì pomeriggio l’Alta rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri Kaja Kallas ha messo in dubbio che la Russia voglia davvero mettere fine alla guerra, e ha detto che «affinché un piano di pace abbia successo, deve essere sostenuto dall’Ucraina e dall’Europa».
Russia e Ucraina si accusano a vicenda di ostacolare i negoziati, ma cercano al tempo stesso di rimanere in buoni rapporti con Trump. Lui finora si è dimostrato più vicino alle posizioni di Putin, anche se ha cambiato varie volte idea e ha iniziato a mostrare insofferenza per la sua inamovibilità nelle trattative.
Axios ha scritto che Witkoff avrebbe dovuto discutere il piano con Zelensky durante un incontro ad Ankara, in Turchia. Zelensky era andato lì per discutere un altro piano di pace, studiato insieme agli alleati europei (che sostengono la posizione ucraina, pur cercando di rimanere in buoni rapporti con gli Stati Uniti). Parallelamente in questi giorni sono in Ucraina due alti ufficiali dell’esercito statunitense.
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Tag: guerra ucraina–russia–ucraina