Preambolo stupido: Quando ormai più di quattro anni fa finii l’università, decisi che pur di stare lontana da quell’arido mondo accademico avrei rinunciato a una tra le mie più grandi passioni: i manoscritti, la carte d’archivio, il vecchiume. Più tutti mi spingevano verso il dottorato, più io facevo ciao ciao con la manina camminando all’indietro.
Eppure la vita a volte è bizzarra, e nelle ultime settimane per lavoro mi sono trovata di nuovo a mettere le mani in un archivio storico, in questo caso quello del Giornale della libreria, uno tra i posti dove lavoro. Fondato nel 1888, il Giornale fin subito si propose come punto di riferimento d’informazione per chi lavora nell’universo editoriale: case editrici, librerie, tipografi e così via. Sto, quindi, curando una serie di articoli con cadenza settimanale (procedendo dal 1888 in avanti), alla scoperta dei numeri storici: una galleria di immagini delle pubblicità…
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