‘La lunga distesa della terra fino al bosco
dove l’ombra raccoltasi sottrae al giorno,
dove le notti a Tai di Cadore,
spuntanoseparate e preziosecome frutta sui rami.
In questo incanto luminoso e meraviglioso io
non so ancora se essere il paese che attraverso
o il viaggio che vi compio’.
Ma. “Basti tu, col tuo profumo, oscuro,
caduco rampicante, a farmi puro”. …
e intanto era maggio,
e il glicine era qui, a rifiorire, tra le mura del Chèck.