È amara l’acqua dei nostri fiumi:
troppe lacrime abbiamo versato.
Se ci mangia la frana i nostri campi
e ci spia la malaria dai canneti,
più ci attacchiamo a questa terra dura,
senza canti e leggende, terra chiusa
tra le rocce e i dirupi,
noi che amiamo l’ulivo che piantiamo,
l’argilla e il grano stento
conteso alla gramigna e alla palude.
Poesia di G. STOLFI
Incisiva e vera.
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