Ma sono proprio colpevoli la Raggi e l’Appendino?

Ultima, ma non ultima una opinione sul dopo elezioni sulla Raggi e l’Appendino che hanno governato rispettivamente per 5 anni Roma e Torino, vanto del M5S.

Credo che entrambe si siano mosse in quel mondo istituzionale , nelle pastoie burocratiche, nei colpi bassi dell’opposizione al meglio delle loro possibilità. Il che non le assolve affatto da errori e poca pianificazione sul futuro.

Cosa non ha funzionato a mio avviso?

Proprio il M5S come partito, non tanto loro stesse. Alle spalle, non avevano NESSUNO al di là della piccola cerchia di amici e competenze.E’ mancato un lavoro davvero di squadra che per città importanti come To e Roma non può essere limitato alla cerchia ristretta locale, ma deve essere un lavoro collettivo derivante da forme organizzate di competenze, di relazioni e anche di alleanze oltre il confine comunale con preveggenza, di raccolta di professionisti e consiglieri.

Le singole persone per brave che siano non possono più di tanto.

Non ha pagato l’abbandono a se stesse fatto da un partito impalpabile organizzativamente, ma allo stesso tempo diventato verticista e molto autoritario, dove la democrazia interna è un fastidio da evitare. Dove tutte le decisioni di fondo sono passate sotto filtro dai pochi soliti capoccioni.

La mancanza di gruppi di lavoro seri sui vari temi per progetti e scelte di una città diversa, va di pari passo con la NON costruzione di un rapporto di sintonia con i vari movimenti civici dei quartieri , delle periferie, con associazioni e gruppi poco ascoltati.

Chi deve farlo se non il partito che hai alle spalle attraverso forme flessibili e territoriali?

Del resto se non c’è un vero progetto di Italia diversa e sei ondivago fra liberismo e populismo puoi fare delle città correndo dietro agli eventi ed alle mosse dell’opposizione che nel frattempo lavora contro, sotto traccia.

E’ la logica del M5S, dei giggino boys e Conte, che fanno invece delle alleanze il cavallo di battaglia in questo sindacato(come loro lo vedono)piuttosto che lavorare per una società davvero alternativa.

Piegati dalle logiche di governo di Draghi bravo nel suo asfaltare gli irrilevanti, ma sfruttandone anche la piccola cerchia sociale che li vota ( ormai al 10 %).

E’ mancata l’organizzazione ancora una volta, quella macchina da guerra (perchè la politica è come una guerra) utile a preparare, armonizzare i singoli individui dentro una logica centrale di fondo in una continua forma collettiva di dialogo civile. Le due donne si sono curate di dare una impronta alla loro città nel bene e nel male, ma non avevano una protezione organizzata, istituzionale, il loro partito non le ha supportate per mancanza di preveggenza e capacità relazionale

Mentre Appendino e Raggi decidevano giorno per giorno e non entro nel merito perchè conosco poco, il M5S ha attraversato decisioni prese da vertici, cambi di governo, partecipazione all’ammucchiata di Draghi, deroghe decise al volo su temi importanti e questo ha messo i loro stessi cittadini e anche molti ex, contro le sindaco per il solo fatto di essere le rappresentanti locali di un partito di ignavi.

Forse la loro gestione non è stata la migliore, ma le colpe sono altrove I vertici che vanno il giorno del voto a festeggiare a Napoli la vittoria dell’alleanza con il PD e altre amenità segnano un percorso avviato, pare irreversibile.

IL M5S potrà esistere solo come meteora intorno a questo partito, come già fanno i verdi, come vergogna e sconfitta della politica sociale senza autonomia e identità.

Gianni Gatti

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