di FRACASSI:
Franco Fracassi: «Il padrone dell’Ucraina, legato mani e piedi alla famiglia Biden, si chiama Igor Kolomojskij: è l’oligarca più potente del paese. Secondo la Corte dei Conti Ue, cioè l’Unione Europea (il rapporto è del 2021), l’Ucraina è il paese più corrotto d’Europa, tra i più corrotti al mondo; lungi dall’essere un paese democratico, è governato da un manipolo di oligarchi, cioè i businessman che negli anni ’90 si impadronirono di immensi beni statali.
Ne è stato uno dei massimi esponenti l’ex presidente Petro Poroshenko, che possedeva tutte le fabbriche di armi (e oggi sta facendo soldi a palate). Ebbene: Poroshenko è stato sostituito da Kolomojskij, l’uomo più ricco del paese, proprietario della principale banca – che ha sede a Cipro, paradiso fiscale. L’Fbi l’ha messo sul suo libro nero, sostenendo che riciclerebbe i soldi delle mafie (ucraine, italiane e russe)».
«Già presidente delle comunità ebraiche ucraine, poi per 5 anni presidente delle comunità ebraiche europee, Kolomojskij stipendia un intero battaglione di neonazisti, 1.500 uomini.
E’ considerato il mandante della strage di Odessa (2 maggio 2014), in cui furono bruciate vive oltre 300 persone nella Casa dei Sindacati. Già governatore di Dnepropetrovsk (territorio ricco di gas di scisto), firmò contratti con Shell e con multinazionali Usa in cui assicurava di poter sgomberare l’area; anche per questo favorì l’avvio della guerra civile nel 2014, in quella zona, svuotando così il territorio destinato alle trivellazioni: quasi mezzo milione di persone, infatti, dovettero emigrare in Russia».
«Alla vigilia della strage di Odessa, ci fu una riunione a cui partecipò Joe Biden, che era il vice di Obama. Pochi giorno dopo, Kolomojskij – che attraverso la sua banca è anche proprietario della maggiore società di gas ucraina – ha fatto entrare nel consiglio di amministrazione il figlio dell’allora vicepresidente Usa, Hunter Biden. La magistratura di Kiev giudicò questo fatto un fenomeno di corruzione e aprì un’inchiesta, che però venne chiusa quando lo stesso Joe Biden (che poi si è vantato di questo “successo”) riuscì a far rimuovere il procuratore di Kiev, facendo pesare il suo ruolo di vicepresidente degli Stati Uniti».
«Poi, Kolomojskij ha deciso di scalzare il rivale Poroshenko.
Come? Per interposta persona. Cioè: ha scovato un attore di lingua russa, quindi vicino alle minoranze che in quel momento venivano perseguitate da Poroshenko, e gli ha costruito attorno la serie Tv “Servitore del popolo”. La storia è quella dell’onesto professore di scuola che diventa presidente del paese sfidando gli oligarchi corrotti. Il resto è cronaca: al termine della serie, un anno prima delle elezioni, l’attore fonda un partito che si chiama realmente “Servitore del popolo”. E ai vertici del partito mette gli stessi sceneggiatori della serie Tv».
«Kolomojskij finanzia con un mare di soldi la campagna elettorale di quest’uomo, che ovviamente viene eletto: perché in lui gli elettori credono di riconoscere il virtuoso protagonista della fiction. Zelensky è stato letteralmente inventato da Kolomojskij: prima come star televisiva, poi come politico, infine come presidente. E’ un burattino nelle mani di Kolomojskij, che governa attraverso di lui. Zelensky è tuttora circondando dai suoi sceneggiatori: sono loro a scrivergli i discorsi. Non dice una sola parola che non sia stata ideata e scritta dai suoi autori: siamo in un vero e proprio Truman Show».
Fracassi a Visione TV:
PAROLE LIBERE 