Prezzo energia e caro bollette, qual è il programma di Giorgia Meloni

Dal blog https://tg24.sky.it/

28 set 2022

N.di R.- per la seconda volta pubblico pezzi del programma della Meloni che ovvio non è per nulla nelle corde del mio intendimento politico-sociale. Ma mentre quello sulla sanità era anche con aspetti utili sulla carta ma certamente disattesi nel tempo. Qui si capisce meglio nel tema energia come sia sposato in pieno il taglio europeista e atlantico(senza una critica all’oscena proposta di rigasificatori USA) In pratica : differenziazione fonti fossili e tetto al price-cap del gas, più un pò di demagogia delle isole di sussistenza, rilancio delle trivelle e rigassificatori vari e nuovo piano per rinnovabili ovviamente gestito da Grandi Gruppi industriali per avere concentrazione e sudditanza. Così almeno si può, per chi vuole, andare a confrontare con quello del PD (nulla). Almeno il Partito Unico attorno a Draghi ha un senso. Gianni G.

Il tema del prezzo dell’energia e del caro bollette sarà centrale per il prossimo governo che, stando ai risultati delle elezioni del 25 settembre, potrebbe essere guidato da Giorgia Meloni, prima presidente del Consiglio donna nella storia d’Italia. La leader di Fratelli d’Italia ha parlato spesso della questione energetica in campagna elettorale, oltre che nel programma di coalizione e in quello del suo partito: ecco qual è la sua posizione

Nel programma di Fratelli d’Italia un capitolo è dedicato all’“Energia pulita, sicura e a costi sostenibili”. Si parla di: Immediata costituzione di un’unità di crisi su energia e caro bollette. Contrasto alle speculazioni finanziarie sui costi delle materie prime e istituzione di un tetto europeo al prezzo del gas per contenere l’importo delle bollette energetiche. Svincolare il prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas attraverso una modifica normativa del funzionamento della Borsa unica nazionale dell’energia e del Prezzo unico nazionale

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Poi totale trasparenza sui prezzi dell’energia, disaggregandoli per tipologia produttiva, attraverso una immediata riforma del Gestore Mercati Energetici. Sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise. Sostegno a famiglie e imprese contro il caro bollette, con meccanismi di credito d’imposta e interventi diretti mirati, anche utilizzando le risorse derivanti da tassazione degli extra profitti delle società energetiche. 

E ancora: Introduzione delle “utenze di sussistenza” per situazioni di difficoltà economica: livello minimo di energia elettrica e gas garantito anche in caso di morosità. Immediata cabina di regia per l’attuazione di strategie di sviluppo energetico compatibili con il nostro sistema produttivo e utili a prevenire possibili crisi. Potenziamento, a livello europeo, del RepowerEu per superare la dipendenza energetica dalla Russia

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Si punta alla massima diversificazione delle fonti di approvvigionamento dall’estero, puntando sul “corridoio Mediterraneo” e rendendo l’Italia l’hub europeo dell’energia. Creazione di nuovi gasdotti, a partire dal collegamento con la Spagna, e potenziamento di quelli esistenti. Diversificazione delle fonti energetiche attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture strategiche, come i rigassificatori

Ma anche sfruttamento delle risorse presenti sul nostro territorio a partire dai giacimenti di gas: riattivazione e ammodernamento degli impianti già esistenti e realizzazione di nuovi per la produzione di energia da fonti pulite e sicure. Investire nella ricerca sul nucleare di ultima generazione. Deciso aumento, in linea con gli obiettivi internazionali e del Pnrr, della produzione di energia da fonti rinnovabili sburocratizzando le procedure autorizzative e avviando il sistema delle comunità energetiche

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Creazione di una filiera produttiva italiana ed europea per le rinnovabili, le reti e gli accumuli, implementando la ricerca scientifica e tecnologica. Sviluppo di Smart cities per efficientare i consumi. Efficientamento energetico, a partire dal patrimonio immobiliare pubblico. Promozione di comportamenti virtuosi che sappiano coniugare educazione ambientale, risparmio energetico ed economico. Predisposizione di un piano di emergenza per fronteggiare eventuali blackout energetici inattesi e prolungati

Ma fra gli obiettivi di FdI c’è anche quello di arrivare ad un “mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime, rimodulando le risorse interamente italiane del ‘Fondo complementare’ e, per le risorse europee, proponendo alla Commissione di operare modifiche specifiche nei limiti di quanto stabilito dall’art.21 del Regolamento europeo sul Next Generation Eu”

“L’obiettivo è destinare maggiori risorse all’approvvigionamento e alla sicurezza energetici, liberare l’Italia e l’Europa dalla dipendenza dal gas russo, e mettere al riparo la popolazione e il tessuto produttivo da razionamenti e aumenti dei prezzi”, si legge nel programma di FdI al secondo punto riguardante l’uso dei fondi del Pnrr

Per quanto riguarda invece il programma del centrodestra, sono molti i punti elencati legati alla questione della crisi energetica: Transizione energetica sostenibile – Aumento della produzione dell’energia rinnovabile – Diversificazione degli approvvigionamenti energetici e realizzazione di un piano per l’autosufficienza energetica – Pieno utilizzo delle risorse nazionali, anche attraverso la riattivazione e nuova realizzazione di pozzi di gas naturale in un’ottica di utilizzo sostenibile delle fonti

E ancora: Promozione dell’efficientamento energetico – Sostegno alle politiche di price-cap a livello europeo – Ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro

Sul tema Giorgia Meloni, ospite di Casa Italia su Sky TG24, ha proposto “nell’immediato, per calmierare le bollette, sostenere la posizione di un tetto al prezzo del gas a livello europeo, ma anche, se non sarà fatto in Europa, a livello nazionale separare il costo del gas da quello dell’energia. Poi bisogna lavorare sull’approvvigionamento energetico italiano, con mix energetico, cioè diversificare le fonti e i Paesi dai quali importiamo. Infine proponiamo le utenze di sussistenza per le famiglie bisognose”

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