Sarà così che questo grigio tempo
sorvolato solo da gabbiani indifferenti ed egocentrici
su una città annoiata e logorroica nella banalità quotidiana,
incontra le anime prodotte da tempo sospeso
dove ogni cosa, sensazione, attività può essere
passata tra filtri di opinioni differenti che
non cambiano realtà, ma la subiscono.
Sono finiti in generale i tempi delle comunità
con fini socievoli e ci addentriamo
nell’individualismo consumistico.
Rare le mani tese, gli ascolti attenti, le condivisioni
perseguite su percezioni di dettagli.
L’occhio è alle piccole cose senza visione, generale,
quindi confuso, superficiale, senza risposte profonde.
Lo sforzo collettivo e personale
da cui risalire al tempo di vita pieno, come ricordo
a cui serve brindare in questo fine anno senza novità,
perché le passioni non si inventano, si vivono qui ed ora.
Gianni Gatti
24/12/2022
