Più armi, meno pensioni

Dalla pg FB di Giustiniano Rossi

« I sindacati hanno vinto una battaglia”, ammette il giornale dei padroni “L’Opinion”. “L’Humanité” parla di “rivolta delle masse”. “Ouest France” constata, come “Le Figaro” – storico portavoce della borghesia – che il “governo è sotto pressione”. Secondo il ministero degli Interni, contro il progetto di “riforma” delle pensioni sono scesi in piazza giovedi’ 1,2 milioni di francesi. Gli otto sindacati che hanno organizzato la mobilitazione parlano, invece, di 2 milioni. I lavoratori della Gran Bretagna, della Germania e della Grecia esprimono la convinzione che la lotta dei francesi sia la loro.

Macron, in trasferta a Barcellona, si fa vivo ricordando che i francesi lo hanno rieletto essendo informati del suo “pacchetto di riforme” e ribadisce la sua determinazione a farle approvare anche contro la volontà della grande maggioranza della popolazione. Il presidente, la cui assenza è definita dai sindacati una “mancanza di rispetto”, promette per le prossime discussioni fra governo ed avversari della sua politica pensionistica “disponibilità a dialogare” e inalterata “determinazione”.

Il capo dello Stato contravviene a una promessa fatta pubblicamente ai suoi oppositori dopo la sua elezione, in aprile. In un documento registrato, pubblicato dall’agenzia di stampa AFP il 24 aprile dello scorso anno, Macron ammette di “non essere stato votato da un gran numero di patrioti per le idee che sostiene ma per fermare l’estrema destra”, li ringrazia e si dice “cosciente che il loro voto lo impegna negli anni a venire in quanto garante del loro senso del dovere e della loro fedeltà alla repubblica”.

Nella sola Parigi, sono scese in piazza giovedi’ pomeriggio 400.000 persone di tutte le età. I giovani per “lottare per il loro futuro”. I vecchi per “solidarizzare con figli e nipoti”. Protestano perfino pompieri e poliziotti, che perderebbero con la “riforma” Macron il diritto di andare in pensione prima degli altri. I sindacati britannici condannano “il colpo di Macron contro semplici lavoratori”, il sindacato tedesco dei servizi pubblici “Ver.di” dichiara che “chi lega l’adeguamento delle pensioni a problemi puramente demografici seppellisce il sistema a ripartizione”. Dalla Grecia, Syriza esprime ai colleghi francesi “il sostegno dei nostri lavoratori, che il capitale ha precipitato negli ultimi dieci anni nella miseria tagliando pensioni e salari.”

Venerdi’ Macron chiarisce perché e per chi i lavoratori devono lavorare più a lungo. Il “presidente dei ricchi” annuncia un altro regalo all’industria degli armamenti. Per il bilancio della Difesa 2024-2030 saranno disponibili, dopo i 295 da spendere fra il 2019 e il 2025, altri 400 miliardi. Il nuovo stanziamento è dovuto a un “programma di trasformazione” per adeguare le forze armate a possibili conflitti ad alta intensità, spiega il capo dello Stato nel suo discorso augurale del 20 gennaio alle truppe, nella base aerea di Mont-de-Marsan, nella Francia sud-occidentale…

Giustiniano

21 gennaio 2023

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