Stando alla Fed, hanno segnato un nuovo record: 13.150 miliardi di dollari. Una nuova crisi finanziaria globale si staglia all’orizzonte. E più tardi arriverà, tanto maggiore sarà la sua virulenza Il marcio del sistema creditizio visto da un banchiere
L’economia statunitense, 10 anni dopo la crisi dei subprime immobiliari che ha così pesantemente colpito tutto il mondo, come sta andando? È legittimo chiederselo, anche alla luce dei dati non tutti positivi. Ci riferiamo in particolare all’andamento dei debiti dei privati, già elevati e che sono ancora aumentati in modo strepitoso, in questi anni. D’accordo che i consumi corrono, negli Usa, ma anche i debiti hanno corso, e molto. Parliamo di 13.150 miliardi di dollari, nuovo record del debito privato così determinato dalla Federal Reserve di New York con riferimento al quarto trimestre 2017. Il debito è impressionante, supera il debito del 2008 di circa 470 miliardi ed è così suddiviso:
- 9.330 miliardi costituiti da mutui;
- 3.820 miliardi di prestiti al consumo.
Totale 13.150 miliardi di dollari. E i prestiti al consumo sono ovviamente caratterizzati da garanzie inferiori rispetto ai mutui, che già hanno creato un gran disastro. Per questi ultimi, le voci più rilevanti sono:
- 1.380 miliardi come prestiti agli studenti;
- 1.220 miliardi per l’acquisto di auto;
- 830 miliardi per carte di credito.