La luna a spicchi crescente butta l’occhio al concerto
fra nuvole nerissime e brevi piogge.
Saranno le vibrazioni positive di una cantilena a voce bassa
di sottofondo, ripetuta.
Al centro una miscela gitana con una “fisa”
che fa bene il suo lavoro di spaccare il cuore,
fa drizzare i peli sulle braccia,
agita lacrime di gioia intensa.
La pioggia si è stoppata a “comando”.
L’immaginario incredibile stasera può realizzarsi.
E non c’è sentire individuale la moltitudine si ritrova.
Accomuna dentro uno spazio leggero l’emozione.
Per chi fa musica non c’è compenso migliore
del far battere le ali del sentire all’unisono
ad una umanità diversa per tempo prigioniero cosciente.
Gianni Gatti
!7/7/2021
Non faccio musica, ma conosco la sensazione di cui parli! Grazie, per quel che vale mi piace molto la tua poesia.
"Mi piace""Mi piace"