Ecco vedere canale 5 commentare i risultati elettorali usando come competenti i direttori dei giornali di Berlusconi è una tortura davvero efficace.
Così, anche se servirà a poco, dico la mia su questi esiti elettorali a caldo, per altro largamente previsti, ma vorrei farlo come commento sintetico anche agli amici- compagni che speravano in una rivoluzione elettorale e se la raccontavano “benaltristi” verso se stessi raccontandosi di un parlamento diverso possibile.
Ha vinto la destra pur con alcuni cambiamenti di numeri, ma in sostanza è così.
Lo avrebbe fatto anche se i risultati avessero portato ad un equilibrio i vari Calenda-Renzi e forse lo stesso Letta avrebbe portato ad un governo di “unità nazionale “ in soccorso.
Vorrei affrontare un tema poco sfruttato su una domanda che non esce dalle bocche , ma è lì…
Come mai quote così importanti di classe operaia e di proletariato diffuso (casalinghe comprese) ha votato per partiti che neppure nei loro programmi hanno benefici sostanziali per gli italiani?
La Meloni, Salvini e l’acciaccato, ma vivo Berlusconi rappresentano una difesa personale per un mondo che sta finendo, pieno di contraddizioni, ma l’unico che c’è al momento senza sostituzioni al momento neppure pensate.
La destra difende a spada tratta l’Atlantismo, la Nato, le “imprese” soprattutto nel loro galleggiamento sul mercato finanziario internazionale.
Perchè? Non c’è altro mondo possibile al momento a livello globale purtroppo.
Ovvio che difendere le imprese che danno lavoro non significa affatto creare benessere sociale, soprattutto in un Italia con il 75% di piccole medi imprese, molte artigianali.
Gli stessi slogan sindacali confederati e della sinistra “sinistra”sulla difesa del posto di lavoro ad ogni costo e sopra ogni altra considerazione sono nella grande maggioranza della cultura di base sono una barriera da considerare.
Se non si finanziano o agevola con strategie di corruzione, di mediazione con buon senso inusitato, il mantenimento dell’unico modo possibile di sopravvivere non c’è nessuno che abbia non solo l’idea che non basta ma la forza di imporre alternative.
Così gli operai delle fabbriche di armi e sistemi militari, della chimica tossica(PFAS) delle energie fossili (trivelle, estrazioni, rigassificatori), ma anche chi lavora in un contesto come i porti o aeroporti, dove della maggioranza delle merci in arrivo il 60/70 % sono cose contro la logica pratica, la salute e a favore di gruppi di investimento colossali e globali.
Certo in queste “preferenze” illogiche c’è ampio margine di superficialità ma come dare torto ?
Il modello della società futura com’è e come ci si arriva ? Non pervenuto.
E qui banalmente entriamo a discutere su un aspetto che sta anche dentro le delusioni dei vari partitini dell’ultimo minuto e persino del M5S che di suo ha fin troppo tenuto giocando sulla poca memoria della gente.
– I partitini da UP ad altri in cui molti amici si sono sperticati per affermare, ma solo negli ultimi mesi, al di là delle differenze di idee su cosa si basavano?
Su una cultura più ampia dei nuclei organizzati da cui sono partiti, ma che ha dimostrato nei fatti non essere sufficiente. Se NON C’E’ OPPOSIZIONE sociale tu che vuoi cambiare un “sistema” su chi ti basi, qual’è il target? Poiché fai qualche banchetto pensi di accendere un faro sulle stesse cose senza efficacia che già dicevi prima? Mettere assieme persone note con accordi di vertice senza una spinta propulsiva dal basso come poteva funzionare, pur con tutte le buone intenzioni del caso?
L’accelerazione culturale senza una territorialità costruita nel tempo è roba da intellettuali, di chi se lo può permettere come forma di esibizione ideale ed ideologica.
– Il M5S con la furbata della chiusura in clausura con i nove punti (per carità, condivisibili) soli contro il mondo come pensava di renderli non solo programmi sulla carta , ma azioni concrete di un futuro governo? Così se anche l’accozzaglia perdente PD- Verdi- SI avessero raggiunto un risultato migliore al massimo avrebbe potuto contrattare al ribasso (come sempre ha fatto) quelle indicazioni.
Sarà per questo che Conte (eliminati fisicamente avversari interni) e Grillo, avevano un piano B che però a posteriori suona come una truffa ed è fatta di continuità politica con il passato.
Anche loro attivi solo negli ultimi giorni di campagna elettorale senza una vera base territoriale radicata e senza neppure una organizzazione, ne strumenti comunicativi che permettessero di dialogare all’interno, di far crescere sul piano politico, nella decomposizione organizzativa, hanno costruito l’ennesimo flop sull’idea di appoggio atlantista e Nato, senza alcuna vera alternativa praticabile, senza l’appoggio dei movimenti civici e di base ancora presenti e attivi, pensando di avere una base elettorale a dismisura, contrapponendo foto di comizi frequentati nel sud.
Riassumendo :
– il proletariato ha votato la destra per difesa(non importa che sia folle)
– senza la costruzione di una opposizione forte e presente in continuità, non ci sono scorciatoie elettorali possibili, ne senza un crescente dialogo e convergenza fra gruppi di base e reti sociali.
– siamo ancora più orfani politicamente perché chi ancora ha capacità critiche, non può ragionevolmente seguire questa raffigurazione destrorsa della sinistra esistente e per far crescere deve puntare sulle lotte, allargare, incrociare la comunicazione fra strati di cittadini sul territorio
– La visione dei sindacati confederali che rimane in superficie e difende solo numeri di tessere in generale non può continuare questo suicidio, deve entrare nel merito di “cosa produrre, per chi e come” o con la destra sistemata nelle istituzioni, manco li chiamano più ai loro beneamati”tavoli”. Mentre il sindacalismo di base DEVE cominciare a costruire una forma di unità fra le mille sigle per essere davvero una alternativa, pena l’inconsistenza con rischio di repressione.
– Il governo centrale sarà sempre meno favorevole a migliorare condizioni di vita in generale della gente anche perché deve scegliere e se metti le imprese al primo posto non ce n’è poi per i cittadini, sia fiscalmente (flat Tax) sia con gestione soldi PNRR, sia per leggi repressive economicamente e socialmente( taglio ai bonus, al R di C, ecc) perché si schiereranno sempre più a difendere le imprese, ovviamente a cominciare della più grandi con grandi opere e consegnando ancora più alla privatizzazione la sanità pubblica con ovvio peggioramento del welfare, infine senza cambiare nulla in modo radicale sul piano di una vera riconversione energetica consegnandoci mani e piedi alla globalizzazione finanziaria, ne riformando davvero la legge elettorale più schifosa e continuando nel fomentare con armi all’Ucraina e spese militari i contrasti già esistenti.
Consegnare una revisione critica dentro la quota di cittadini “sconfitti” da queste elezioni può essere utile per capire come affrontare la vecchia domanda: CHE FARE ?
Gianni Gatti
26/09/2022
1 Comment