Dalla pg FB di Marco Zuanetti
Bussate e non vi sarà aperto
‘Siamo in una cornice di civiltà disastrosa.
La superficialità porta l’identità a fondarsi sul nemico.
Se uno non ha un nemico non riesce a caratterizzare se stesso’.
Nessuna lacrima e pietà per chi è solo massa senza peso ?
D’altronde, abbiamo inventato gli insetticidi.
E. Così. Ci incontreremo. “A sud del confine, a ovest del sole”.
“La figura del nemico compatta e distoglie l’attenzione da diseguaglianze e disastri ambientali, arruola i cittadini in una guerra, in una visione del mondo, nella quale in realtà essi sono sudditi :
non della loro emancipazione si tratta ma della competizione per il dominio di altri.
E. Nemico dopo nemico.
Si approfondisce il solco della criminalizzazione e della repressione del dissenso e la democrazia, dimenticando di essere dissenso, scivola verso l’ossimoro della “democrazia senza conflitto”. Cfr. Alessandra Algostino
Si assiste a una normalizzazione della guerra e della sua logica, che inasprisce quel processo di normalizzazione dell’emergenza che ci accompagna sin dal 2001, dalle legislazioni contro il terrorismo fiorite dopo l’attacco alle torri gemelle.
Il nemico è da cancellare, è disumano.
Quella disumanizzazione sperimentata sui migranti :
non è forse la stessa logica che è stata applicata al conflitto sociale, al quale si vuol negare finanche la dignità della stessa esistenza?
Pensiamo a un PNRR centrato sull’impresa come unico soggetto e oggetto, dimenticando la prospettiva dell’emancipazione.”
E. Così. Senza un’idea del futuro.
Anche la nostra esistenza.
Perde di significato.
Frantumata in un mosaico di piccole follie.
Tuttavia, silenziosamente, continuiamo a vivere ?
E. Così.
Ci incontreremo. “A sud del confine, a ovest del sole” ?
Ma oggi quale “fuga mundi” è possibile se il mondo è diventato tascabile?
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