Il grande inganno del nuovo Contratto di Infermieri, Ostetriche, OSS e Professioni Sanitarie. I dubbi del CUB.

Dal blog https://www.assocarenews.it

ByRedazione AssoCareNews.it 4 Gennaio 2023

“Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto Sanità è stato oggetto di trattativa per mesi. Le varie organizzazioni sindacali presenti al confronto hanno firmato un contratto che non risponde ai problemi reali degli operatori sanitari: Orario di lavoro, stipendio adeguato al costo della vita e dotazioni organiche” – spiegano dalla Confederazione Unitaria di Base (CUB) di Perugia.

Ecco la nota completa del CUB di Perugia.

Il tempo per il cambio divisa, in quei presidi sanitari che hanno un regolamento in proposito, aumenta il monte ore dei dipendenti che spesso non sono in grado di concretizzarlo come ore o giorni di riposo per l’esiguità della dotazione organica.

Le dotazioni organiche nella sanità pubblica sono insufficienti e questo comporta una estrema difficoltà ad usufruire delle ferie. Era necessario stabilire criteri rigidi per il calcolo del fabbisogno di personale sanitario nei servizi e nei reparti.

Inoltre è molto presente il fenomeno delle barelle nei corridoi che aumentano il numero dei ricoverati in presenza della stessa dotazione organica di personale sanitario.

Il contratto doveva risolvere il problema delle dotazioni organiche non aggravare la situazione aumentando il numero di pronte disponibilità a 7!

Inoltre il lavoro usurante, di cui si parla molto, ed i cui criteri andrebbero definiti in maniera che, anche molti operatori sanitari, la cui complessità assistenziale oltre che il tipo di turno, siano compresi in questo tipo di categoria, non ha trovato una minima considerazione in questo contratto nazionale.

Anche la parte economica è da respingere.

Le cifre degli incrementi stipendiali non rispondono al problema della notevole perdita di potere d’acquisto degli operatori sanitari negli ultimi anni.

L’indennità infermieristica è priva di senso.Tanti sono gli operatori sanitari che hanno un percorso di studio analogo e la stessa categoria D ,senza avere nessuna indennità specifica.

Le indennità, che andavano notevolmente incrementate, il cui valore è inalterato da decenni, sono: Pronta disponibilità, malattie infettive, intensiva e semintensiva.

Queste indennità sono strettamente connesse alla complessità della funzione professionale svolta e dallo stress correlato.

Questo contratto arriva dopo un periodo di grande disagio lavorativo dovuto alle problematiche assistenziali connesse al Covid 19.

Inoltre, gli operatori sanitari, che attendono l’ applicazione del PNRR.,sono oggetto anche di minacce ed aggressioni.

Una occasione sprecata per avere un buon contratto.

CUB SANITÀ PERUGIA

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