La roulette russa

Dalla pg FB di Giustiniano Rossi

La fame di armi dei dirigenti ukraini sembra insaziabile. USA e Germania hanno appena annunciato la fornitura di carri armati “Abrams” e “Leopard” e già Zelensky chiede missili e cacciabombardieri. Anche se, mercoledi’ al Bundestag, il cancelliere tedesco esclude l’invio di questi ultimi e quello di truppe di terra, che credibilità puo’ avere un personaggio che traccia, un giorno si’ e l’altro pure, linee rosse che ignora un attimo dopo? Sulla consegna di cacciabombardieri nucleari F-35 sono già in corso colloqui fra il segretario NATO, Stoltenberg, e Zelensky. USA e Francia non escludono nessuna opzione.

“Combattiamo una guerra contro la Russia”, dichiara incautamente la ministra degli Esteri tedesca all’ultima riunione del Consiglio d’Europa. Vuole mandare dei soldati tedeschi per scortare i panzer nella battaglia contro la Russia perché manca il tempo per addestrare quelli ukraini? O questo addestramento è già stato effettuato da tempo, dato che la decisione di fornire i “Leopard” risale ad alcuni mesi fa? In tutti i casi, senza un intervento diretto della NATO, l’Ukraina centrerà difficilmente l’obiettivo di cacciare i russi dal Donbass e dalla Crimea. “Una vittoria senza l’aviazione è inimmaginabile”, conferma l’ex ambasciatore ukraino a Berlino e attuale vice-primo ministro Melnyk, uno dei più ferventi ammiratori di Bandera.

L’Occidente deve decidere. Continuare a giocare alla roulette russa e rischiare un conflitto nucleare o arrivare a più miti consigli e spingere l’Ukraina verso una pace di compromesso. Quello che è certo è il suo cinismo nell’incoraggiare i dirigenti ukraini, mediante la fornitura di sempre nuove armi e munizioni, a mandare al macello migliaia, forse centinaia di migliaia di persone. E’ una strada che puo’ finire con una guerra mondiale e un’apocalisse nucleare. E, per entrare in guerra contro l’autocrate di turno, i depositari della democrazia dovrebbero sacrificare quel poco che resta dei “valori” ai quali ricorrono per giustificarla.

Malgrado la propaganda martellante, tutto lascia pensare che la maggioranza della popolazione non accetterebbe senza reagire un passo simile verso il precipizio, contrapponendosi alle classi dominanti nelle fabbriche, sui media, nei parlamenti e, soprattutto, nelle piazze…

Giustiniano

31 gennaio 2023

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