Dalla pg FB di Giustiniano Rossi
Dopo il tramonto della Repubblica Democratica Tedesca, la “Guest, Keen e Nettlefolds” (GKN) SpA rileva, a Mosel presso Zwickau, la fabbrica di alberi di trasmissione dell’Azienda di Proprietà Statale (VEB) Sachsenring. Ancora oggi la fabbrica produce componenti per BMW, Mercedes-Benz, VW e Audi. Adesso deve essere chiusa. Nell’interesse del nuovo proprietario, Melrose Industries, GKN Driveline vuole spostare la produzione in Ungheria, dove i lavoratori possono essere sfruttati di più e pagati di meno. Il personale e l’IG Metall reagiscono. Chiedono il sostegno di politici nazionali, regionali e comunali. I gruppi consiliari solidarizzano con i lavoratori. Anche il ministro socialdemocratico dell’Economia del Land Sassonia invita la direzione a “ripensarci”. L’IG Metall teme una reazione a catena. La chiusura della fabbrica di Zwickau potrebbe essere seguita da quelle di Kiel e Trier. Tanto più che, nel 2018, GKN ha già chiuso quella di Kaiserslautern.
In questa situazione i lavoratori dell’ex fabbrica GKN di Campi Bisenzio, cittadina di 43.900 abitanti dell’area metropolitana di Firenze, che lottano dal luglio 2021 contro la chiusura, mandano ai loro compagni di Mosel un messaggio di solidarietà. Come a Mosel, a Campi si producono componenti auto. Per Ferrari e Stellantis. E, anche da qui, la produzione deve essere trasferita in paesi a basso costo della manodopera dell’Europa orientale. Il 9 luglio 2021 i 422 lavoratori e lavoratrici sono licenziati con una e.mail che li informa della chiusura della fabbrica. Il giorno stesso la occupano. Convocando una “assemblea permanente” legittimano l’occupazione. Ricorrono a forme di lotta militante degli anni 60 e 70, quando le occupazioni delle fabbriche erano all’ordine del giorno.. Organizzati nel “Collettivo di Fabbrica GKN” del sindacato “Unione Sindacale di Base” (USB) e sostenuti dal Sindacato dei metalmeccanici FIOM della CGIL, mobilitano la regione e il paese.
La lotta è tuttora in corso. I lavoratori sono riusciti a impedire il trasferimento delle macchine, dei materiali e dei prodotti finiti. C’è una vera mobilitazione di massa, incoraggiata da comunisti, socialdemocratici, verdi, dall’ANPI, alla quale partecipano abitanti di Firenze, centri sociali, studenti e militanti ambientalisti. A Firenze si susseguono le manifestazioni. Con decine di migliaia di persone. Un primo successo arriva nel settembre 2021, quando il Tribunale del Lavoro di Firenze dà ragione alla FIOM e considera il licenziamento contrario all’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, configurando un comportamento antisindacale. I lavoratori cercano investitori anche per conto proprio. Progettano di continuare come cooperativa. La stampa locale e nazionale ne parla. A novembre, al “Festival dei popoli” di Firenze, ha luogo la prima mondiale di un documentario sulla lotta dei lavoratori della GKN.
“Melrose continua ad attuare con voi il suo piano di battaglia: dobbiamo pagare per il profitto degli azionisti”, scrivono ai loro compagni di Mosel i lavoratori della GKN e garantiscono la loro solidarietà. “Fate parte della nostra famiglia. Siamo a vostra disposizione per sostenervi.” Dell’esperienza dei campigiani fa parte la conoscenza degli argomenti della controparte: Tenteranno di “farvi credere che la fabbrica di Mosel è un caso unico ma non è vero”, come dimostra il vostro caso. “Oggi lottate per tutti, anche per quelli che non lottano, per il vostro presente e per il futuro di noi tutti. Noi lottiamo da 18 mesi. E anche voi potete scrivere la vostra storia. Vi possiamo solo consigliare di agire uniti. Solo insieme siete forti.”
Giustiniano
7 febbraio 2023