Dalla pg FB di Giustiniano Rossi
L’Europa si barrica. Lo ha deciso nella notte di venerdi’ a Bruxelles il vertice straordinario europeo. La Dichiarazione finale invita la Commissione ‘a mobilitare subito ampi mezzi per sostenere gli Stati aderenti all’UE a migliorare le capacità e le infrastrutture di controllo delle frontiere, gli strumenti di sorveglianza compresa quella aerea, e l’equipaggiamento”. I “respingimenti” di richiedenti asilo devono essere accelerati. Per costringere i paesi di provenienza a riprendersi i loro cittadini saranno ritirati i visti e tagliati gli aiuti allo sviluppo.
Mentre, dopo il sisma, in Siria e Turchia è minacciata l’esistenza di milioni di persone e il regime delle sanzioni imposto dagli USA e dall’UE non lascia loro altra via d’uscita che la fuga, il cancelliere austriaco esige nuovi reticolati finanziati dall’UE alle frontiere esterne dell’”Unione” e 2 miliardi di euro solo per migliorarne le fortificazioni. In Bulgaria e Romania saranno realizzati “progetti pilota” per facilitare i rimpatri e – sono le parole della Commissaria dei padroni von der Leyen – “un pacchetto integrato di infrastrutture mobili e fisse, dalle auto alle videocamere di sorveglianza, dai mirador ai sistemi di controllo elettronico”. Gli Stati membri possono usare questi mezzi anche per la costruzione di barriere di filo spinato. Il cancelliere tedesco è felice che, nel testo della decisione, non compaia il termine “reticolato”.

Le parole di Scholz, che ciancia di “soluzioni buone, pragmatiche” suonano come una beffa nelle orecchie di quanti cercano protezione dalle catastrofi nel territorio dell’UE. Sono catastrofi, non dimentichiamolo, alle quali le nazioni industriali occidentali contribuiscono largamente mediante le guerre per imporre cambiamenti di regime, le esportazioni di armi e l’inquinamento ambientale. Ogni giorno, 828 milioni di persone devono andare a dormire affamate (stima del Programma alimentare mondiale WFP). I prodotti alimentari non sono mai stati cosi’ cari come l’anno scorso. Il WFP parla della “carestia più grave dell’era moderna”.
La rapida diffusione della fame – oltre che alla pandemia e alla speculazione sugli alimenti – è dovuta alle sanzioni, una forma di guerra praticata dall’Occidente come complemento di quella tradizionale e, forse, ancora più devastante. E, il prossimo anno, la mancanza e l’aumento dei prezzi dei concimi aggraveranno la situazione. Dal 2020 ad oggi il prezzo dei fertilizzanti fosfatici è passato da 312 a 772 dollari alla tonnellata perché l’UE ne vieta l’importazione da Russia e Bielorussia e perché molti produttori europei hanno chiuso in seguito all’aumento del prezzo del gas. L’anno scorso quasi un milione di persone – esclusi i 4 milioni di profughi ukraini temporaneamente protetti – ha chiesto asilo nell’UE (450 milioni di abitanti). Secondo la Commissione, al 60% dei profughi provenienti da altri paesi è negata qualunque protezione.
In futuro profughi, migranti ed altri indesiderabili potranno essere cacciati direttamente anche da paesi dell’UE diversi da quelli dove la loro richiesta d’asilo è stata respinta…
Giustiniano
11 febbraio 2023