Dalla pg FB di Gianni Gatti
Quindi la EU continua a dettare i temi del depistaggio politico attraverso regole mai passate attraverso discussioni e preparazione di piani, mi riferisco ovvio al tema auto elettriche per non più usare entro il 2035 i motori endotermici. Sembra una battuta scherzosa , un pò come hanno fatto nelle loro regge dorate a Bruxelles per le sanzioni alla Russia. Nessun piano, prima si stabilisce un principio e poi si annaspa per arrivarci.
Nessun problema, nessuna contraddizione risolta sul piano economico, ambientale e tecnico.
I problemi però ci sono e ben visibili, basta avere voglia di guardare.
– Alcuni materiali necessari (litio, ecc) sono difficili da estrarre dove ci sono e necessitano di enormi quantità di acqua pure in tempi di secca oltre allo sfruttamento inaudito di bambini e adulti in paesi molto poveri.
– Non hanno ancora individuato come smaltire le batterie a termine funzione (come le scorie nucleari) e per dire la Tesla ha una serie di batterie collegate da 500 kg, non bruscolini.
– Le diverse nazioni dell’Unione Europea hanno assetti diversi sulle infrastrutture necessarie (stazioni di ricarica) alcuni già a buon punto altri come l’Italia quasi inesistenti. Per cui se oggi che siamo il fanalino di coda dell’acquisto di macchine elettriche la ricarica è difficile, figuriamoci se fosse più diffusa.
– I costi delle macchine elettriche maggiori del 30-40% in più rispetto ai motori endogeni anche se hanno circa metà dei componenti in un momento di crisi generale economica sono il mercato di chi ancora può permettersi questi lussi.
Una 500 elettrica costa circa 27.000 euro + stazione di ricarica+ cavo
Una Tesla Base costa circa 120.000 euro + stazione rapida+ cavo

– Gli squali alla Stellantis (ex FIAT) in Italia, ma anche altri ai rispettivi governi, sono già a premere per incentivi lo stato per aumentare vendite.
– I prenditori, poco imprenditori rimasti sul mercato, già annunciano migliaia di licenziamenti come ricatto per gli incentivi, mentre i sindacati del Landini furioso si usurano la gola nel richiedere flessibilità e cassa integrazione per accettare di fatto l’idea. Come pensa sia possibile durare nel tempo una impostazione così che tra l’altro è dentro una guerra aperta fra dipendenti (fra chi è fuori al 70% di stipendio e chi rimane al 100%)Non c’è una autorità regionale o statale che si ponga il quesito e imposti una soluzione
– Non c’è ne MEF,, ne altri nella politica che stiano facendo uno studio di impatto su queste scelte europee, su cui non hanno voce in capitolo per arrivare nei tempi con una possibilità esecutiva concreta. Basterebbe coinvolgere università e centri studi assieme a operatori e lavoratori e aprire un dialogo onesto finalizzato.
– Un pò come per il R di C. il governo destrorso fa finta di non vedere e non sapere, per andare giù pesante e deciso come piace a La Russa, vero maschio alfa tagliando ogni discussione e nicchiando sino al momento opportuno, magari un post elezioni (dato che ormai a votare va solo la dx con la dx democristiana del PD). Hanno bisogno di ricatti forti per mantenere il controllo sociale, non basta un SanScemo ogni anno…
– L’energia elettrica necessaria a questa operazione, ammesso che ci siano infrastrutture nel tempo per ricaricare macchine elettriche come e dove verrà prodotta? Perchè se chiudiamo i distributori di benzina e diesel qualcosa deve esserci e non è una sostituzione di qualche KW, ma è una produzione importante che va ad essere tolta alla già tentennante quantità distribuita da Enel , Terna, Eni sui territori.
– Le navi, gli aerei continueranno a consumare cose “proibite” o saranno convertiti? E se si, con quali costi incideranno sul singolo viaggio dell’ignaro viaggiator cortese? Stessa cosa sui camion per trasporto merci e autobus come e chi pagherà questa transazione e come si ripercuoterà sul costo medio del trasporto agli utenti?
– Gli incentivi che tutti i produttori e dall’altra parte gli utenti chiederanno sono sostenibili economicamente o si inventeranno qualcosa di algoritmico finanziario per depistare e fregare tutti di nuovo?
– Qui a Savona nel pieno di un cambio radicale e di decisioni roboanti sulla pedonalizzazione del centro storico da parte della giunta saranno più tranquilli con la mobilità elettrica?
Quindi spero con queste poche note di aver fatto venire voglia a chi deve cambiare auto di comprare un auto elettrica per favorire “la transizione ecologica del trasporto”che per altro è DAVVERO NECESSARIA per le note vicende dell’inquinamento e del cambio climatico.
Queste poche righe portano ad una considerazione che mi fa dire: ma cosa ci facciamo in questa Europa sempre più distante dalla gente che continua a far guerra ai poveri per dare ai ricchi dove in sintesi a diesel potranno rombare felici solo i carri armati?
A cosa servono le tasse che pagano solo i cittadini medio-poveri che diamo alla EU ( le grandi aziende sanno dove portare loro residenza in paesi canaglia) per decidere cose sulla nostra testa senza un piano progettuale degno di essere diffuso.
Così il tema oggi è lì, apposta per meritocratici talk show, basta non disturbare i manovratori, produttori di fossili compresi che rallenteranno di fatto il processo o riproporranno carbone come carburante nuovo nel migliore dei casi per far funzionare macchine elettriche “causa forza maggiore”?
E badate bene tutto ciò non significa che personalmente sia contrario all’uso di energia sostenibile, ma appunto, quando e se ci sarà dopo aver collegato tutti i puntini questa opportunità ne sarò ben felice, scorciatoie non ne vedo
Anche rispetto a questo misuro il mio giudizio sui partitucoli depressi in crisi della sinistra, dei Verdi, del M5S non solo per le dichiarazioni a favor dei media, ma come impegno politico pragmatico