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Ben Beckett 5 Aprile 2023
L’ex presidente alla sbarra. Merita di essere perseguito, ma il trumpismo sarà definitivamente sconfitto solo da un movimento che restituisca la speranza collettiva del cambiamento
Donald Trump è stato messo sotto processo a Manhattan. Le accuse riguardano il finanziamento di un accordo di non divulgazione firmato con l’attrice di film per adulti Stormy Daniels in merito a una relazione extraconiugale che avrebbero avuto.
Sarebbe fantastico se le accuse facessero saltare Trump, ma come ha sostenuto in modo convincente The Nation, è molto improbabile. Trump ha molti modi per ritardare i procedimenti e un discreto numero di solide difese legali; l’accusa sta probabilmente andando oltre i propri limiti su diverse questioni legali, e anche se Trump venisse dichiarato colpevole e la sua colpevolezza confermata su più appelli, la pena più probabile sarebbe una multa.
Nel frattempo, continuerà a fare campagna elettorale, e nella misura in cui parte della sua popolarità deriva dalle sue invettive sull’establishment che vuole fermarlo, il procedimento legale potrebbe persino aumentare la sua popolarità agli occhi dei suoi sostenitori.
Oltre al caso di Manhattan, Trump deve affrontare tre indagini molto più serie: una in Georgia riguardante i presunti tentativi di persuadere i funzionari statali a ribaltare la vittoria di Joe Biden e due condotte dal Dipartimento di Giustizia degli Stati uniti sui suoi presunti tentativi di rimanere illegalmente in carica dopo la sconfitta delle elezioni del 2020 e la sua condotta del 6 gennaio 2021.
Poco si sa se Trump sarà accusato in uno di questi tre casi, di cosa potrebbe essere accusato o quando verranno annunciate le potenziali accuse. Se dovessero arrivare ulteriori incriminazioni, i procedimenti legali procederanno di certo lentamente. Non solo la strategia di difesa di Trump sarà sicuramente aggressiva e offuscante, ma i giudici e i pubblici ministeri coinvolti in un processo senza precedenti sia per un ex presidente che per un importante candidato presidenziale si muoveranno con estrema cautela.
In breve, è improbabile che Trump venga condannato per qualcosa prima delle elezioni del 2024, tranne, forse, che i per reati minori e confusi derivanti dai suoi pagamenti in denaro a New York. Anche in quel caso, è improbabile che Trump, in caso di condanna, sia passato per tutti i gradi di giudizio entro il prossimo novembre.
L’accusa gli sottrarrà sicuramente tempo e risorse dalla campagna elettorale e potrebbe influire sulla sua popolarità nei confronti del numero sempre minore di elettori indecisi. D’altra parte, stiamo parlando di un uomo che, poco prima delle elezioni, ha attaccato Hillary Clinton anche dopo che era stato resa pubblica una registrazione in cui sostanzialmente ammetteva di aver compiuto una molestia sessuale. Il caos, la sfida senza senso e un accenno di criminalità sono così radicati nell’immagine pubblica di Trump che non è chiaro se i procedimenti a cui è sottoposto faranno cambiare idea a molti.
Le accuse contro Trump, in particolare sui tre casi in sospeso, sono importanti per il prosieguo di una qualche forma di democrazia negli Stati uniti. Pongono una domanda fondamentale: il presidente può semplicemente decidere di non voler lasciare l’incarico, indipendentemente dall’esito della sua rielezione?
Ma non sono una scorciatoia per tenerlo fuori dal potere, e non cambieranno la situazione politica che lo ha generato: lo stallo stridente tra una destra aggressiva e odiosa sostenuta da un patrimonio di risorse effettivamente infinito e un tiepido liberalismo che spesso non riesce a riconoscere, per non parlare di tentare di risolvere, il peggioramento della qualità della vita di molti elettori.
In altre parole, il paese ora sembra più o meno lo stesso di quando Trump ha preso possesso del Partito repubblicano. Con l’inflazione e la cessazione sotto Biden dei contributi sociali come l’ampliamento del credito d’imposta per i figli e l’ampliamento della copertura Medicaid, e piccoli ma reali progressi repubblicani tra gli elettori non bianchi, la situazione è probabilmente meno favorevole per i democratici di quanto non fosse nel 2020. Anche se Trump dovesse barcollare, qualcun altro raccoglierà la palla e correrà imbracciandola. Ron DeSantis si sta leccando i baffi mentre ne parliamo.
L’ho già detto, vale la pena ripeterlo. Anche se Trump merita di essere perseguito, il trumpismo può essere completamente sconfitto solo da un programma politico che fornisca una visione alternativa sul peggioramento della vita degli elettori e che dia una speranza collettiva per cambiamento ancora possibile. Quindi andiamo avanti e puniamolo il più possibile. Ma dateci anche un’alternativa.
*Ben Beckett, autore statunitense, vive a Vienna. Questo articolo è uscito su JacobinMag. La traduzione è a cura della redazione.
un soggetto dall’ego sfrenato!
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