Dal “laboratorio di poesia”
Quando dalle spalle mi sfilerai lo zaino
È troppo pesante, non lo puoi più portare
E con gesto deciso indicherai
Il luogo dell’approdo,
Cadrà neve d’agosto
Sarà sera
E lampada ai miei passi
Sarà la tua parola.
Ossa giunture tendini
L’intero armamentario
Sono qui finalmente non
Te li sottraggo più.
Protettore dell’orizzonte dio solare sfinge,
Se quercia fossi stato o alloro almeno,
Rose mirto viole le piante sacre
A Venere le avrei donato.
Franco Buffoni
da Jucci (Mondadori, 2014)