Dalla pg FB di Lia Ginger Giribone Crocco
Quando il cielo si confonde
con la massa plumbea e tormentata
del mare e non c’è più orizzonte,
in una ottusità d’ombra angosciata.
Filtra con fatica un sospiro di luce
sulla terra morta di fango e cenere.
Tutto è stravolto, dimenticato, seppellito
sotto macerie putride, pesanti
come i sensi di colpa inespressi.
Chiudere gli occhi non basta
a ritrovare i sogni del primo mattino,
a nulla serve immaginare
il profumo di gelsomino, di salvia o rosmarino
a coprire il puzzo di morte e di sconfitta.
Qualche candela accesa in stanze di fortuna,
ombre si muovono stanche lungo i muri,
mentre un cane bagnato di pioggia
si aggira scodinzolando a una luna di fango.
lg