Di Anna De Filpo
LUI
Quante lune, quante mezze,
ne ha attese negli angoli discreti
per dar pace al cuore,
lui che ha da parlare con se stesso
da mane a sera,
lui che rigira negli occhi
assieme alle lacrime i desideri!
E vede spegnersi i sogni
come si spengono i piccoli ceri
nei cimiteri,
lui che l’additano mostro
e che mostro non e’
col cuore gonfio d’ amore,
lui che piange nei tanti perche’,
e che stringe una margherita
mai data, più volte raccolta,
con le dita solitarie, lisciata!
Cerca il sonno in tristezza,
come al sonno si affidano i morti,
la sua anima e’ un sasso,
chiude gli occhi e rifugia
nella parola ” mamma.”
Tornerà presto il mattino,
negli occhi di paura, il danno!
DIRITTI RISERVWTI, Anna DE FILPO @ COPYRIGHT. 28/02/2020. Photoweb.