IL RACCONTO DELL’IMMAGINE – di Gianpiero Menniti
Si trattava di odore.
Un tanfo di muffa misto a umori di vita impregnati nelle assi del pavimento.
E di colori.
Cromie sbiadite, staccate, come mappe di mille racconti.
E di luce.
Senza sole.
Filtrata da grandi vetrate sottili, inondava la stanza contendendo ogni bagliore al fabbricato di contro.
E di rumori.
E voci, strepiti, sussurri, affanni di fatica, pianti sommessi, invidie pronunciate, risate sadiche e sorrisi esclamati.
Sono i ricordi.
E di silenzi.
Infine rimasti appesi.
A lungo.
Silenzi senza nome.
Senza parole.
Solo odore, nella luce grigia velata dai colori del tempo.
Tornavo lì.
Per respirare la malinconia.
Ma era lei a respirare me.