Lamerica

Dalla pg FB di Giustiniano Rossi

Il regolamento che deve far fallire il sogno di una vita migliore è lungo 153 pagine. Il ministero USA per la “Difesa della patria” ha pubblicato martedi’, insieme al ministero della Giustizia, nuove disposizioni che rendono ancora più restrittive le leggi sull’immigrazione. Le regole dettate dal presidente USA Joe Biden, che devono entrare in vigore in maggio e scadere due anni dopo, significano che coloro che immigrano irregolarmente negli USA non hanno diritto all’asilo e possono essere espulsi. La norma deve creare “stimoli all’uso di nuovi procedimenti, esistenti e legali” dice la dichiarazione. L’obiettivo è l’indebolimento dell’atteso “assalto” alla frontiera meridionale degli USA dopo la cessazione della stato d’emergenza pandemica che la Casa Bianca prevede per l’11 maggio. Le limitazioni all’immigrazione, note come “Titolo 42”, introdotte dal presidente Donald Trump, avevano consentito alle autorità USA di espellere dal marzo 2020 oltre due milioni di richiedenti asilo, anche mentre la loro richiesta era pendente.

Dal 5 gennaio, Biden e il suo collega messicano Andrés Manuel Lopez Obrador hanno annunciato che ogni mese possono chiedere asilo, per entrare negli USA, 30.000 venezuelani, cubani, haitiani e nicaraguensi. In cambio, ogni mese 30.000 persone non registrate che, in parte, vivono già da anni negli USA, sono respinte in Messico. L’app messa a punto a questo scopo dall’Ufficio di immigrazione USA – grazie alla quale i richiedenti asilo dovrebbero ottenere un appuntamento per un colloquio con i funzionari entro 14 giorni – non funziona, la maggior parte del tempo, perché sovraccarica. E’ inoltre utopistico pensare che fino a 30.000 persone al mese possano ottenere un appuntamento in uffici cronicamente carenti di personale. Mentre il governo Biden vanta la sua proposta come esempio di umanità, le critiche da destra non si fanno attendere: “di fronte a un numero record di migranti che attraversano la frontiera e di un numero mai visto di americani che muoiono per un’overdose di droga, si deve fare di più di quello che questo governo è pronto a concedere per arginare la crisi”, dice in una dichiarazione il deputato repubblicano Mark Green, presidente della Commissione “per la difesa della patria”.

L’eroico difensore della patria allude alla crisi degli oppiacei negli USA. L’abuso della droga con proprietà analgesiche Fentanyl provoca decine di migliaia di vittime ogni anno (32.000 nel 2018). Mentre le armi da fuoco che passano dagli USA in Messico servono ad assassinare centinaia di persone, il Fentanyl contrabbandato negli USA grazie alle complicità locali dai cartelli della droga messicani serve ad ucciderne decine di migliaia. La richiesta è gigantesca. Quelle che sopportano il peso dell’inasprimento delle regole per (non) ottenere l’asilo sono le città frontaliere messicane, dove i volontari, piuttosto che le autorità, vengono in aiuto, come possono ad un’umanità dolente in attesa, scacciata e deportata. Per il primo segretario del Partito Comunista del Messico (PCM), Pavel Blanco, “la politica di Biden non è diversa, per quanto riguarda l’immigrazione, da quella di Biden: repressione, violazione dei diritti umani e aggravamento della situazione nei paesi di transito come il Messico. Tutto dietro una maschera “democratica”.

Nella sola città di Ciudad Juarez, alla frontiera settentrionale del Messico, i 37 ostelli per i migranti sono strapieni. Già adesso…

Giustiniano

24 febbraio 2023

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