Il debito che strangola il paese ..

Dal blog https://augustoanselmo.blogspot.com

di Augusto Anselmo

Alla fine del 2012 la somma dei debiti di famiglie, imprese, istituzioni finanziarie e Stato ha raggiunto il 400% del prodotto lordo. 

Da quando l’Italia fu ammessa nell’euro nel 1998 all’inizio di quest’anno, il debito privato in Italia è salito di oltre il 130% del Pil. 

A dicembre 2012 gli oneri finanziari totali nel Paese (pubblici e privati) erano arrivati al 400,95% del Pil, mentre all’inizio del ’98 era al 264%. 

È su questa cifra che banche, imprese, Stato e famiglie devono pagare un interesse reale che sale in proporzione a quanto scende il Pil. Certo alcuni Paesi, la Spagna, la Grecia, il Portogallo, o anche l’Olanda, sono arrivati anche oltre.

Ma l’Italia non era mai giunta a questo punto nella sua storia unitaria. Gli oneri finanziari che gravano su quest’economia in contrazione da due anni sono di circa 6.000 miliardi: l’equivalente di circa 100 mila euro per abitante, neonati, ultra-centenari e immigrati inclusi”

Abbiamo complessivamente ben 6.000 miliardi di passività !! E discutiamo su dove trovare gli 80 euro da metter in busta paga!!! Roba da pazzi.

La domanda da porsi è però la seguente: come è possibile che in soli 20 anni, da quando è stato introdotta la moneta comune, il debito privato sia passato dall’80% del Pil al 260%?

Come usa ripetere Bernanke, se ci sono dei debiti, allora ci sono pure dei crediti che nel settore privato (imprese, famiglie e banche) in questo caso sono circa 4.000 miliardi di euro; ma allora come mai c’è crisi di liquidità e si legge ovunque che le imprese non hanno credito?

La risposta non è difficile: il credito è andato in minima parte a finanziare attività produttive, lavoro autonomo ed imprese, mentre la stragrande maggioranza è stata convogliata verso il settore immobiliare, fondiario,finanziario e credito al consumo.

Gli italiani negli ultimi 20 anni non han fatto altro che comprare case e terreni, determinando seppure in modo inferiore rispetto ad altri Paesi europei, una bolla nel mercato immobiliare e triplicando nel volgere di pochi anni le passività impiegate per acquisti di appartamenti e fondi, nella speranza che i prezzi sarebbero sempre comunque saliti. 

Errore. Sono scesi, stanno scendendo e continueranno a farlo per i prossimi anni (almeno un altro 30% dai valori attuali).

Dunque quello che c’è da capire è semplice: negli ultimi anni, la moneta è stata creata dalle banche private e commerciali sotto forma di debito, per un ammontare pari a circa l’85% del denaro in circolazione.

Il problema è che la gran parte di questo debito però non è andata a finanziate attività produttive, aziende, industrie, ma ha finanziato la bolla immobiliare e la speculazione finanziaria realizzata dalle stesse banche ricorrendo a sempre più innovative e complicate forme d’ingegneria finanziaria.

Nel frattempo però il debito continua a salire, con esso salgono gli interessi  passivi da corrispondere al sistema bancario, che attraverso lo Stato tassa, munge, spenna i propri cittadini (sudditi) per far si che i debiti siano onorati,che i creditori siano soddisfatti (ovvero le istituzioni finanziarie) ,determinando  crisi e miseria nell’economia reale. 

E’ in atto un semplice trasferimento di ricchezza dal settore famiglie- imprese al settore bancario e nulla al momento sembra in grado d’invertire questa dinamica.

Non è complicato da capire; non è complicato da correggere. Bisogna semplicemente volerlo.

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