Quali interessi muovono la Meloni & Co in Africa?

“(Adnkronos) – In un Paese che ancora porta addosso le cicatrici della guerra nel Tigrè con centinaia di migliaia di morti e oltre 2 milioni di sfollati, il governo italiano è pronto a fare la sua parte intensificando gli sforzi per promuovere la stabilizzazione e lo sviluppo del Corno d’Africa, area cruciale per i destini del Continente. E’ con questo impegno che il premier Giorgia Meloni conclude la sua missione diplomatica ad Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, che un tempo fu colonia italiana”

Bisogna ammettere che la Giorgia ha coraggio! Va a fare finta beneficenza come neanche i piddini e i grillini quando erano al governo hanno fatto (per loro bastava pagare i tagliagole libici per fermare migranti). Ma ci sono storie che stanno con tutto il loro peso sopra la realtà attuale o meglio con cui se non fai i conti stai bluffando spudoratamente e ipocritamente.

Eritrea e Somalia sono due nazioni dove anche l’ultimo analfabeta funzionale sa che hanno due dei più corrotti governi dell’Africa. Ma forse per la cafona fa curriculum, dato che nel suo governo ci sono ben 41 inquisiti, denunciati,ecc che solo la patente di parlamentari salva.

Ma non è solo un problema etico di morale, vale la pena capire perché in quei paesi molti abitanti sono fra i migranti che rischiano la pelle per venire in Italia o in Europa.

La storia parallela, anche se un po’ differente da altre nazioni africane comincia circa 20 anni fa. L’Eritrea e la Somalia con triste sorte comune, erano fondamentalmente popolazioni di pastori ed allevatori nomadi e non è un dettaglio secondario.

Non hanno mai avuto bisogno di proprietà dei terreni, di “catasto”giuridico, ne di recinzioni se non provvisorie per difendere animali ed insediamenti, quindi senza proprietà giuridiche.

Quando non c’era più verde per animali allevati o la terra non rendeva più si spostavano e ricominciava i ciclo.

Poi quei governi ovviamente imbeccati ad arte da multinazionali marchettare, hanno stabilito di colpo: tutti i terreni sono di proprietà dello stato che può decidere cosa farne a suo beneficio.

Cioè hanno rapinato enormi quantità di terreno utile a quel tipo di economia sociale (che però gli dava da vivere) e lo hanno ceduto, affittato, noleggiato a Grandi Aziende di ogni parte del mondo togliendone l’uso ai veri proprietari di sempre.

Queste multinazionali private, sostenute da finanza d’assalto, hanno costruito i loro “orti” con intere regioni disposte a “monoculture” per loro uso e consumo, senza che nulla rimanesse agli abitanti locali. Pomodori, riso, verdure in generale di cui hanno beneficiato tanti : Cina, Germania, Italia, Inghilterra, Francia, ecc

Significa che i locali non potevano più continuare ad essere allevatori, coltivatori, ma potevano solo andare a lavorare per l’equivalente di 1,5 Euro/ora per le suddette multinazionali come prestatori d’opera, oppure si trasferivano in città grandi come Addis Abeba o Asmara e entravano in altre fabbriche di trasformazione alimentare sempre di proprietà straniera per paghe da fame, vivendo in case a loro concesse dai padroni che con gli affitti prendevano anche il poco guadagnato come salario da operaio.

Inoltre poiché lì le leggi sono permissive e nessuno controlla, i nuovi padroni facevano agricoltura intensiva con largo uso di concimi chimici, inquinando laghi e fiumi dove i pesci di cui vivevano abitanti pescatori morivano per la chimica usata, deviando corsi d’acqua anche per dighe fatte dall’ENI per fare energia elettrica.

Racconto questo perché questa è la realtà di quei luoghi, non sono opinioni, sono fatti dimostrabili.

Allora la Meloni che si porta dietro imprenditori predoni italiani e facendo la furba salvamercato introduce soggetti italiani, davvero ci vuol far credere che sia solo per fare un benefico salvataggio degli abitanti del territorio che così non fuggiranno più in Italia?

Oppure sono le lobby italiane che la pressano per avere spazi nuovi di conquista e lei furba(non intelligente) cavalca l’onda del buonismo verso i migranti con più capacità dell’opposizione miserabile in parlamento(da cui nessuna voce contesta)?

Ma i riflettori saranno puntati soprattutto sul vertice intergovernativo Italia-Africa di ottobre, quando il governo italiano alzerà il velo sull’ambizioso ‘Piano Mattei’ più volte annunciato, ma mai chiarito pragmaticamente. “L’Italia – ribadisce Meloni – considera il Corno d’Africa un’area di massima priorità.

Di quali accordi economici abbia trattato la squadra mista politici- imprenditori-finanzieri pilotata dalla Meloni non è chiaro, dato che ogni volta che si è spostata verso la Libia, l’Algeria, ed ora Eritrea il tema era solo portare a casa nuovi approvvigionamenti soprattutto di gas e minerali speciali, terre rare. Mentre quei governi centrali hanno nuove fonti di approvvigionamenti di marchette corruttive.

Come questo si coniughi con il benessere di chi abita in quei luoghi non è affatto chiaro, ne giustificato fino ad oggi dai fatti concreti, anzi ogni accordo significa più sfruttamento delle risorse di quei paesi oltre che della manodopera locale per arricchire gruppi imprenditoriali italiani che saranno eternamente riconoscenti.

La narcosi dei media italiani ed in generale non fa luce sulla reale situazione di quei paesi e delle loro popolazioni martoriate.

Gatti Gianni

16/04/2023

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