Uno, due passi, venti ed altri…
Già si incollano i piedi
ai mattoni, alla terra, alle scale,ai vetri rotti, alle finestre sole!
Indugian le ginocchia sull’andare.
Si sfogliano i ricordi sui rintocchi…
Una, due volte, venti ed altre,
Il cuore muore, di quella morte che taglia e rinasce,
e dentro gli occhi appare il guardo, ora fumoso, or lento e struggente, or chiaro.
Ed una mano silenziosa dal petto si protende e
indugia sulle forme dapprima silenziose,
poi cariche di tono, riapparse in veloce frantume!
E par si si passi per boscaglia che protegga di fogliamela nuda corazza dell’io,
fintanto che vanno le ginocchia
e poi, poi, sull’ ultimo spiraglio del dolore,decide lesta consapevolezza, e via!
Si torna indietro, si rafforza il passo.
È il momento del distacco, stride l’ addio!
DIRITTI RISERVATI, Anna DE FILPO @ Copyright. 22/04/2020.