Io li conosco i domani che non arrivano mai
conosco la stanza stretta
e la luce che manca da cercare dentro.
Io li conosco i giorni che passano uguali
fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il dolore.
Conosco la paura di quei domani lontani
che sembra il binocolo non basti.
Ma questi giorni sono quelli per ricordare
le cose belle fatte
le fortune vissute
i sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci.
Questi sono i giorni per ricordare
per correggere e giocare.
Sì, giocare a immaginare domani.
Perché il domani, quello col sole vero, arriva
e dovremo immaginarlo migliore
per costruirlo.
Perché domani non dovremo ricostruire
ma costruire e costruendo sognare.
Perché rinascere vuole dire costruire.
Insieme, uno per uno.
[Ezio Bosso]
Dipinto di Tone Aanderaa, “Dreamer”
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