Le parole fanno rifugio provvisorio ai desideri,
ma svaniscono nella precarietà dell’indifferenza.
Tiepide mani tengono salde certezze individuali.
La vita rotola fra sussurri di salute inquieta e
ipotesi di ribellioni non realizzate..
Scelgono gli occhi sensitivi fra mare e montagna
i silenzi in cui immergersi, immaginando fantasie.
Al fastidio compulsivo cui siamo trascinati collettivamente
si può solo rispondere godendosi amore e intimo
rifugio individuale
Difficile polarizzare empatie e passioni dove
i like dei social hanno surclassato carezze e baci.
Stagione precaria, progetti instabili,
però i desideri sono lame piantate nell’ovvio quotidiano.
La stazione di partenza si chiama amore!
Gatti Gianni
25/02/2023